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giovedì 27 marzo 2008

Il racconto del Vajont di Marco Paolini e Gabriele Vacis

"Vajont è anche questo: mille bare con qualcosa dentro e altrettante vuote"



L'ho finito di leggere pochi giorni fa. Bello, molto bello.


E' la trascrizione, il più fedele possibile, di uno dei tanti spettacoli che Marco Paolini portò nei teatri tra il 1993 e il 1997, anno in qui lo spettacolo fu trasmesso in diretta TV da Longarone, in occasione del 34esimo anniversario.


E come quello spettacolo emoziona e coinvolge, proprio perchè ricorda le battute, i toni, l'enfasi di quando lo vidi in TV.


Stesse emozioni, stessi brividi, stesse lacrime nel finale.


Ora sto leggendo un altro libro su quella tragedia annunciata e talmente assurda da sembrare impossibile.


Il libro da cui lo stesso Paolini trasse l'idea di raccontare cosa successe quella notte e soprattutto gli anni precedenti. Un libro che, parole dell'attore, fu ed è, un "pugno nello stomaco".


 


 


 

4 commenti:

  1. Avevo visto lo spettacolo di Paolini. E' agghiacciante ciò che è successo. Lo spettacolo mi ha fatto riflettere ma mi ha anche messo addosso un'angoscia terribile

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  2. Io ho letto quasi tutti i libri di Mauro Corona, che è cresciuto tra Erto e Longarone...

    Interessanti, soprattutto "I fantasmi di pietra".

    Saluti


    Maria Chiara

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  3. Pure io ho letto molti libri di Corona, i Fantasmi di pietra lo sto leggendo ora..

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  4. già, io ho rivisto Vajont di Paolini a dicembre... devastante..

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