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sabato 13 febbraio 2010

San Singolino







        Un po' datato, ma sempre carino questo pezzo.

        San Singolino

        14 febbraio 2003


        Dedicato ai cuori solitari per scelta. Altrui. Quelli che sono stati appena lasciati e non ci stanno.
        Quelli che ci starebbero anche, se solo trovassero qualcun altro disposto a stare con loro.
        Quelli che fanno gli innamorati di riserva e da svariate festività aspettano che lui/lei lasci il titolare.
        Quelli che «io dall’amore non mi aspetto più niente», ma sperano ancora di aver detto una bugia.
        Quelli che non sanno che sapore ha un bacio, o non se lo ricordano più, e oggi mangeranno troppi cioccolatini.
        Quelli che se lo ricordano benissimo e mangeranno troppi cioccolatini lo stesso.
        Quelli che «ma come cantava Baglioni, strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo?»
        Quelli che «ma fammi il piacere!» e alzano la testa, così, per controllare.
        Quelli che la testa non la alzano più e invece gli farebbe bene.

        Quelli che leggono che oggi, san Valentino martire, gli italiani spenderanno 800 milioni di euro in fiori, peluches, messaggini telefonici e cene a base di carciofi e pensano: «Dove andremo a finire?»

        Quelli che vorrebbero finire proprio lì, sepolti da fiori e peluches, a scambiarsi messaggini fra i carciofi.
        Quelli che «se potessi tornare indietro» o «se riuscissi ad andare avanti» e intanto intralciano il traffico.
        Quelli che si sentono esclusi, sconfitti, diversi, incompresi, inadeguati: soli, eppure sono tantissimi.
        Quelli che non sentono più niente e, dopo averlo rincorso invano, adesso scappano dall’amore.
        Quelli che tanto l’amore prima o poi li raggiunge.

        M. Gramellini