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sabato 10 febbraio 2007

un anno fa le Olimpiadi

10 febbraio 2006: mi ricorderò sempre di quel giorno e dei 17 giorni sucessivi.... è già passato un anno... voglio regalarvi le riflessioni che scrissi a mente fredda, conclusi i giochi. Non aggiungo altro, lascio spazio ai ricordi di un anno fa.

RIFLESSIONI SU UN'OLIMPIADE


E così sono finite. Domenica sera la fiamma Olimpica si è spenta. Appuntamento a Vancouver 2010. Sono stati 17 giorni emozionanti. E' dal 1992 che vivo abbastanza in fondo le Olimpiadi, sia estive che invernali. Queste ultime dalla memorabile edizione di Lillehammer 1994, forse la più bella mai realizzata. Ma devo dire che Torino ha fatto la sua figura. Ci lascia una bella eredità, che speriamo venga sapientemente mantenuta e tramandata in futuro. Oltre alla radicale e bella trasformazione urbanistica (certi quartieri di Torino ora assomigliano alla Defense di Parigi o alla nuova Berlino), con dei begli impianti, che si spera abbiano un roseo futuro, credo che sia il bagaglio socio-culturale che questi giochi han portato, che va fatto crescere. Si pensava che Torino sarebbe rimasta fredda di fronte all'evento, è stato tutto il contrario. Porterò con me tante emozioni. Vivere un'Olimpiade così da vicino non capita a tutti. E l'ho vissuta fino in fondo..A cominciare dal quell'8 febbraio, quando la fiaccola ha attraversato le vie di Settimo, dove lavoro, e tutto lo studio si è fermato, ed è uscito, insieme a migliaia di settimesi. E poi quel venerdì sera, quello dell'inaugurazione. Il traffico in tilt sulla tangenziale, nei pressi dell'aeroporto. L'odissea per tornare a casa, appena in tempo per la cerimonia. Che è stata davvero bella. Alcuni momenti da brivido, come l'inno nazionale cantato da quella bambina di nove anni..E la sfilata degli atleti, sempre un momento emozionante. E la commozione di vedere accendere il braciere dalla mitica Stefy Belmondo, di sentire i fuochi artificiali da casa mia, a 27 km da quello stadio olimpico. Ed il giorno dopo è cominciata davvero. Gli atleti, le gare sono diventate protagoniste. E domenica è arrivata la prima medaglia azzurra, Enrico Fabris, bronzo nel pattinaggio velocità 5000 metri. E han cominciato ad emergere, volti, atleti e personaggi di quest'olimpiade. E medaglie d'oro come quella di Zoeggeler nello slittino. E storie. Come quella della cinese Zhang, caduta rovinosamente durante la gara di pattinaggio di figura a coppie e rimandata in pista dall'allenatore. E ha portato a casa l'argento. Le gare di pattinaggio artistico ancora una volta hanno offerto spettacolo. E fatto emergere personaggi: Plushenko, Navka-Kostomarov, Sasha Cohen, Irina Slutskaya, Shizuka Arakawa, Totmianina-Marinin. i medaglisti d'oro che poi si sono rivisti nel gran galà di venerdì 24, un vero spettacolo.E i nostri Kostner, Fontana, Fusar Poli, Margaglio, Faiella, Scala che per un po ci han fatto anche sognare. Storie d'un'olimpiade. ..E così anche io, preso dalla "voglia di esserci", martedì 14 eccomi a Torino Olimpica. Sono mesi che non vado in città, la trovo diversa, davvero un'altra. E' emozionante trovarsi allo stadio, sotto la grande fiaccola che illuminerà Torino in questi diciassette giorni. Con l'amica Chiara visitiamo anche il centro, brulicante di persone, molti italiani, moltissimi torinesi, ma anche stranieri di tutte le nazionalità, atleti, televisioni. E poi la partita di hockey femminile, USA-Finlandia. Bella, bello soprattutto lo spettacolo offerto dal tifo colorato degli americani. E che bello vedere tanta gente in giro a tarda sera..
E mentre lo sci alpino delude, ecco che sport "minori" escono alla ribalta.il curling, vera e propria rivelazione, il pattinaggio di velocità. Che brividi nel ricordare la gara di inseguimento a squadre coi nostri Fabris, Donagrandi, Anesi, Sanfratello che vincono l'oro in una gara esaltante. Che brividi. E la sera stessa mi ritrovo a Casa Olanda, in un'atmosfera festosa e allegra, in un miscuglio di nazionalità. E altre pagine si scrivono su queste Olimpiadi. Le ragazze della staffetta di fondo conquistano una meritatissima medaglia di bronzo nella staffetta di sci nordico a Pragelato, sotto una fitta nevicata. Quella neve che finalmente è arrivata sulle nostre montagne, dando loro finalmente il giusto aspetto. Sabato 18, la notte bianca olimpica. Rieccomi a Torino per un evento unico. Mezzo milione di persone per le vie del centro. Gente che fa festa, gruppi di svizzeri, canadesi, giapponesi, americani con bandiere, cappelli, stendardi. Un clima festoso che non ho mai visto nemmeno lontanamente a Torino. E altre emozioni si scrivono domenica 19. Quando i ragazzi dello sci di fondo trionfano in una staffetta memorabile. Che riporta la mia mente a Lillehammer 94, quando conquistarono la medaglia d'oro battendo i mitici norvegesi a casa loro, davanti al loro pubblico. Che emozione vedere Christian Zorzi tagliare solitario il traguardo e chiedere il silenzio. E quei quattro ragazzi impazziti di gioia cantare a squarciagola davanti alle telecamere. E che bella quella premiazione sotto una fittissima nevicata in Piazza Castello a Torino. Peccato non essere là dal vivo. E arrivano altre medaglie. Slittino doppio maschile, bob a due femminile, e ancora Enrico Fabris, medaglia d'oro nei 1500 m di pattinaggio. Si, anche se lo sci non ha regalato emozioni, questi atleti hanno comunque regalato bei momenti. E anche le ragazze dello short track, con una medaglia meritata e raggiunta in modo rocambolesco. Ricorderò ancora il bel clima festoso a Casa Turingia. E così i giorni passano in fretta. Le emozioni anche. Siamo quasi alla fine. Niente più gare ascoltate alla radio, viste in TV, nella speranza di vedere qualche medaglia. Speranza qualche volta andata a buon fine. Si ripete la notte bianca, con ancora più gente in giro per la città. Si sa che stanno per finire, ancora un po e tutto tornerà come prima. Ma c'è ancora spazio per sognare, vivere una gara dal vivo. Domenica a Pragelato ho vissuto una delle pagine più emozionanti dello sport italiano e della mia vita. Difficile da descrivere. Il clima della 50 km di fondo, in una giornata di sole fantastica, in una pista affollatissima di gente, bandiere di tutti i colori. E il tifo da stadio per tutti, dico tutti gli atleti impegnati nella maratona delle Olimpiadi Invernali. E il momento in cui Giorgio di Centa ha tagliato il traguardo e la folla è esplosa in un tripudio di gioia lo ricorderò per sempre, mi fa venire i brividi. Così come l'invasione di pista, l'inno nazionale cantato a squarciagola da migliaia di persone. Che bello, vivere una gara olimpica di questa intensità dal vivo. Con questa ho chiuso in bellezza quest'olimpiade. La sera, la cerimonia di chiusura, offre ancora momenti di commozione. Poi la torcia si spegne, i giochi invernali di Torino 2006 si chiudono. "Ce l'abbiamo fatta". E in effetti è vero. Sono andate bene. Pure io ero scettico qualche mese fa. Ma invece sono andate bene, sono stati dei bei giochi, certo qualche intoppo c'è stato, ma la perfezione non esiste. Se non altro dal punto di vista delle emozioni, anche questa olimpiade ne ha regalato parecchie, insieme alle sue storie, vite, colori, persone, atleti, volontari, quei volontari che penso abbiano dato un contributo fondamentale alla buona riuscita di Torino 2006. Un grazie anche a loro è d'obbligo, così come a tutti quelli che ci hanno offerto questi 17 giorni vissuti davvero da vicino. Ora che la fiamma è spenta, che non ci sono più gare, che gli atleti sono tornati a casa, che i giochi sono finiti, si avverte un malinconico senso di vuoto. Vengono i brividi a pensare a ciò che abbiamo vissuto, a ciò che ho vissuto in prima persona. E' tutto bagaglio di ricordi, ora.

La fiamma olimpica è idealmente già in viaggio verso Vancouver. E io? E noi?

Beh, io, noi, con le nostre emozioni ben chiuse nel cuore, per ora, forse, rimaniamo qui.


"passion lives here"

Villanova Canavese, 28 febbraio 2006

5 commenti:

  1. che bello...anche io sono un'appassionata di olimpiaci...non li perdo mai...ormai fanno parte di me, come una legge scritta...


    un abbraccio e buon fine settimana...


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  2. che piacere ripercorrere quei giorni oggi

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  3. bei ricordi si, care amiche..

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  4. ...buongiorno...un passaggio per augurarti una buona domenica...bacioni...

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  5. grazie! domenica passata nella tormenta in montagna..se non altro ho respirato aria di inverno finalmente! un abbraccio

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