mercoledì 15 settembre 2010
Sulle strade dell'est - parte quinta
15 agosto – Climbing in Velika Paklenica & Starigrad
Non sono venuto in Croazia solo per arrampicare, tuttavia mi parrebbe stupido venire qui e non andare a scalare almeno un paio di volte..così dopo una sveglia posticipata per via della pioggia (cominciamo bene..), io e Roby decidiamo di andare a vedere la famosa Velika Paklenica, paradiso dei climbers. Qua non ha piovuto e pur essendo nuvoloso c’è un caldo umido degno di Bangkok.
E’ Ferragosto, e sta affluendo molta gente nel Parco Nazionale di Paklenica. Arrampicatori, escursionisti, semplici turisti.
Il posto è molto bello, una gola stretta con alte pareti di calcare che ricordano un po’ il Verdon. Sfogliando la guida, vediamo tra i primi settori che troviamo, uno denominato “Figa”… si sprecano le battute, in realtà in croato “figa” vuol dire fico, il frutto…
Dopo una prima vietta di 3b giusto per capire la roccia, ci buttiamo su (lla) Figa, 4b+, ricevendo delle sonore bastonate… come accade per il calcare, i passaggi lo ungono e lo lisciano, cosicchè i passaggi più impegnativi presentano prese, appigli e appoggi levigati come il marmo, facendoci sudare freddo, e pure con un fastidioso pubblico sottostante..infatti le vie sono proprio ai margini della stradina principale che entra nel parco!
Le ore passano in fretta, tra bastonate più o meno sonore, nel frattempo arrivano gli altri nostri amici, ed esce il sole a surriscaldare l’ambiente. Scalare diventa impossibile, la roccia rovente, il caldo soffocante, e decido che per oggi basta! Mi siedo all’ombra e guardo gli altri, e soprattutto quelli che sanno arrampicare bene, e ci sono delle donne che lo fanno in maniera impeccabile ed elegante. C’è, nel movimento di chi sa scalare bene, una vera eleganza, una danza verticale.
Ci stupiscono poi dei gruppi di bambini e bambine, sui 10-12 anni, che scalano autonomamente, e vedere una bimbetta di 10 anni andare su da prima liscia liscia dove io ragionavo ogni passo, mi fa capire quanto sono pippa..
Verso le 14 decidiamo di ritirare le nostre stanche ossa da quel posto, pranzo con un gelato, e poi c’è chi va in cerca di un posto per fare il bagno, chi si rintana a dormire in appartamento, chi, come me, decide di andare in esplorazione nei dintorni di Starigrad. Vado verso il mare a fare due passi, e penso che può essere particolare, dopo aver passato la mattina a scalare, immergersi nel mare, cosa che prontamente faccio…
Mi rilasso una mezz’oretta, poi continuo la mia esplorazione, fino ad una graziosa chiesetta bianca dedicata a San Pietro, per poi ritornare lungo la Franje Tudmana Ulica alla nostra casa. Sono molte, nelle cittadine croate, le vie e i viali dedicati a Tudman, primo presidente della Repubblica Croata. Che, tuttavia, non è che è stato proprio un agnellino… quelli che han distrutto il Ponte di Mostar sono stati i croati…
La sera, tutti riuniti, festeggeremo il Ferragosto e la notizia che aspettavo da giorni, cioè l’esser diventato zio di una splendida bambina, con una grigliata accompagnata da buon vino croato, a conclusione di una giornata decisamente varia.
16 agosto – isola di Pag (Vlasiči)
Dopo la giornata mista di arrampicata/mare di Ferragosto, oggi lo si dedica solo al mare.. ci dirigiamo verso l’Isola di Pag, che si raggiunge attraversando un ponte spettacolare lungo 340 metri, sullo stesso stile di quello di Maslenica. Pag è un’isola di forma allungata, dall’aspetto molto brullo, ci sono solo sassi e qualche arbusto, pochissimi alberi, molte zone semi-deserte. Ci fermiamo a Vlasiči, un piccolo villaggio di mare, con relativa spiaggetta, in una delle tante insenature dell’isola. Giornata di mare e relax, ovviamente l’immobilità troppo duratura non fa per me, e così, nel pomeriggio, spinto da curiosità, col buon Mario, ci lanciamo nella “ascensione” di una montagnola quotata 72 metri sul livello del mare.. in infradito! Attraversiamo una zona acquitrinosa (dall’alto si vedrà come sia l’unica zona verde di tutto questo settore di isola), per imboccare un sentiero pietroso che sale, a mezzacosta, sulla pietrosa montagna. Fa molto caldo ma il venticello del mare mitiga la calura, arriviamo così in cima alla montagna, il panorama è spettacolare.
Dalle gole di Paklenica ai monti Velebit, al mare adriatico d’un blu profondo, alla brulla isola di Pag, fari, antenne e pale eoliche spuntano sulle dorsali pietrose dell’isola. Quassù è terreno da pecore, solo sassi, miliardi di sassi taglienti, cardi, arbusti spinosi, qualche pianta contorta dal vento. Salito fin quassù in infradito riuscirò anche a scenderne, senza distruggermi i piedi.. in mezz’ora siamo di nuovo alla spiaggia, ci si rilassa ancora un’oretta, poi quando il sole gira dietro la dorsale ed arriva l’ombra, decidiamo che è tempo di rientrare a Starigrad.
17 agosto - Climbing in Velika Paklenica – Devčići
Seconda giornata “arrampicatoria”. Questa volta ci alziamo tutti insieme, diretti alle gole di Paklenica. Fa più fresco dell’altro giorno..ci distribuiamo in vari settori, poi quando il sole arriva di nuovo sul lato sx ci spostiamo a destra, dove riceviamo le solite “bastonate”.. su un 4c sudatissimo e fisico, volo pure a metà tiro, non so come, con riflesso “felino” mentre precipito riesco ad “abbranchiare” saldamente con la mano destra una bella lama di roccia, come Stallone in Cliffhanger, evitando di scartavetrarmi contro la parete..dopo il volo, riprendo la salita, gli ultimi metri lisci, unti, con pochi micro appigli e appoggi mi fanno sudare e bestemmiare, ma alla fine arrivo in catena..mi dedico ancora ad un 5c da secondo, anche questo molto tecnico e fisico, per concludere con un 3b giusto perché il giorno prima mi incuriosiva e non lo avevo fatto.. facile, ma anche qui fino a 4 metri da terra nessuna protezione..della serie, se cadi, “cazzi tuoi!”
Viene ora di pranzo, e con essa il solito caldo atroce, per cui battiamo in ritirata, e salta fuori la proposta di andare a mangiare pesce.. ovviamente mi si invita a nozze, tempo di passare a casa e prendere costume e telo da mare, e via. Risaliamo la costa verso nord, e giunti a Devčići, ci fermiamo in un grazioso ristorantino con terrazzo sul mare.. libidine pura. Che meraviglia, al mattino a faticare sul calcare di Paklenica, ora qui a ricevere la giusta ricompensa. Un kg e mezzo di splendidi calamari grigliati, patatine e malvasjia dalmata, con l’arietta del mare che mitiga la calura.. e successivo bagno e relax. Questa è vita…..
Rimaniamo qui fino a tarda ora, poi rientriamo con uno stupendo tramonto sul mare, a conclusione di una delle più belle giornate delle vacanze.
Foto:
Free climbing in Velika Paklenica:
http://www.roby4061.it/2005/photobook/2010/paklenica1.htm
http://www.roby4061.it/2005/photobook/2010/paklenica2.htm
Scatti vari da Starigrad:
http://www.roby4061.it/2005/photobook/2010/starigrad.htm
Isola di Pag:
http://www.roby4061.it/2005/photobook/2010/pag.htm
Scatti vari da Devnici:
http://www.roby4061.it/2005/photobook/2010/devnici.htm
Fine quinta parte.
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