stasera è un'altra serata di quelle buone... di quelle che in cui ti assale una tristezza senza un perchè... e ti riaffiorano pure ricordi, ricordi di un periodo di un anno fa, ricordi che riaprono ferite non ancora rimarginate... c'è silenzio in questa stanza, solo il ronzio del pc e il rumore dei tasti che sto premendo per scrivere. non piove più, fuori le nuvole lasciano spazio alle stelle, lascio che quei ricordi appena riaffiorati risalgano verso di loro, sopra le nubi, lontano, dove non possono far male. forse a quella distanza possono ancora portare ad un sorriso. forse si, forse è così. serata solitaria, dopo un sigaro e una birra scrivo queste pochi pensieri, forse senza senso, mentre nella mia mente suona una canzone. forse non è adatta al momento, anzi non lo è di sicuro alla giornata... ma mi piace tanto. e stasera vorrei addormentartmi con queste note e queste parole nella mia testa, sicuro che domani sarà meglio. non sarà forse un giorno perfetto, ma sicuramente sarà meglio, col sole di fine settembre che verrà ad asciugare l'umidità che bagna anche i miei pensieri.
Just a perfect day
drink Sangria in the park
And then later
when it gets dark, we go home
Just a perfect day
feed animals in the zoo
Then later
a movie, too, and then home
Oh, it's such a perfect day
I'm glad I spend it with you
Oh, such a perfect day
You just keep me hanging on
You just keep me hanging on
Just a perfect day
problems all left alone
Weekenders on our own
it's such fun
Just a perfect day
you made me forget myself
I thought I was
someone else, someone good
Oh, it's such a perfect day
I'm glad I spent it with you
Oh, such a perfect day
You just keep me hanging on
You just keep me hanging on
You're going to reap just what you sow
bello quello che hai scritto... e non preoccuparti, tanto il giorno perfetto non esiste, è solo nella nostra fantasia... "e mi pettino i pensieri, col bicchiere nella mano..." (F.De Gregori)
RispondiElimina"Hara Kei continuò a camminare, con un passo lento a cui non apparteneva alcuna stanchezza. Intorno era il silenzio più assoluto, ed il vuoto. Come per un singolare precetto, ovunque andasse, quell'uomo andava in una solitudine incondizionata, e perfetta"
RispondiEliminaby SETA, di A. Baricco.
La perfezione si raggiunge solo nella solitudine? Bella domanda...
Come si scioglie il nodo infinito?
grazie per i commenti...la giornata è quasi finita e direi che non è stata perfetta... anzi, proprio penniente!!
RispondiEliminagiornata splendida dal punto di vista meteorologico, giro di boa verso un fine settimana che si preannuncia ancora una volta grigio e umido.....
edo - Oggi ho trovato questa frase, l'ho letta per la prima volta, credo sia famosa, forse la conosci, chi l'ha scritta lo e' di sicuro per chi e' "del settore"...
RispondiEliminaLeggo della tua commuovente sensibilita' e del tuo amore per la montagna ed per molte, molte altre cose. La frase mi e' piaciuta e la dono anche a te.
"Un giorno vorrei partire con due o tre veri amici e risalire un lungo vallone che non ho mai visto, camminare adagio, fermandomi ogni tanto su qualche grande sasso, oppure bere a qualche fontana per sentire l'acqua che scorre sul viso. Vorrei scoprire a un tratto una parete immensa e solare, oppure risalire con gli occhi una cresta elegante e perfetta, e vorrei poter vedere tutte queste cose come quando mi avvicinai alla montagna la prima volta. Vorrei allora salire questa parete e, quando il sole cala nel pomeriggio, fermarmi su un terrazzo quadrato e non pensare che forse si dovra' bivaccare, che bisogna forzare, uscire a tutti i costi.(...)E mi piacerebbe attendere la sera cosi', parlando di noi, parlando di tutte quelle cose che sentiamo a volte accumularsi dentro, ma che raramente riusciamo ad esprimere perche' si ha sempre paura di essere veramente se stessi." - Motti
grazie per questo bellissimo brano di Giampiero Motti. Mi ha fatto evadere per qualche minuto da queste quattro pareti... era un grande Motti, sia come alpinista che come scrittore, che come uomo, molto fragile. Grazie ancora.
RispondiEliminaBellissimo il richiamo a Motti: il brano fa parte di un articolo del '73 (mi pare si intitolasse "L'ultima avventura")... Dalle esperienze di altri si possono intuire molte cose... ma è necessaria la consapevolezza del proprio cammino nel mondo per poter sopravvivere tutti i giorni (avete mai letto De Mello?)
RispondiElimina