Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Questo ho pensato l’altra sera, negli ultimi metri prima della vetta di Cima Mares, 1654 m, mentre le ombre nere dei miei due soci di avventura si stagliavano nel cielo stellato, e la neve rifletteva la luce argentata della luna. Pensavo a chi stava giù, in quella caotica ed illuminata e frenetica pianura, mentre c’erano tre matti come noi soli su per la montagna con gli sci ai piedi.
Siamo riusciti ad organizzarci al volo lunedì sera, ed eccoci quindi a Cuorgnè alle 7 di sera, si carica l’auto e via. Dobbiamo partire dalla frazione Ceritti, a circa 1000 m di quota. Alle 7 e 40 partiamo sci ai piedi e alla luce delle frontali. La strada è chiusa al traffico e parzialmente sgombra di neve.
Saliamo nel silenzio rotto solo dalle nostre voci. Rimango un po’ indietro, ascolto il mio respiro e il freddo che mi accarezza il volto. Arriviamo al bivio del Trione, e prendiamo la strada per la Balmassa.
Penso che sono stato qui meno di due mesi fa. Alzo gli occhi al cielo, un bolide lo attraversa, “oh, una stella cadente”… è un pensiero che torna sulla Terra.
Continuo a salire, raggiungo gli amici poco prima dello spiazzo della Balmassa. Pensieri e ricordi.. La luna si nasconde dietro a delle nubi, spero, speriamo che ne esca. La traccia sale nel bosco, a tratti assai ripida. Acceleriamo il passo, non ci fermiamo perché l’aria è fredda, la temperatura sui 2-3 gradi sottozero, ma oggi non c’è il sole a scaldarci.
A farlo ci pensa quel che stiamo vivendo. Il cuore batte, l’organismo lavora a pieno ritmo, senza sforzo. Saliamo in una zona di rado bosco, la traccia a dire il vero fa dei giri che ci lasciano perplessi, ma la vetta si fa sempre più vicina.
Cento metri al di sotto di essa, la luna finalmente esce dalle nubi, e l’ambiente cambia aspetto. La luce argentata rischiara tutto quasi a giorno, si può spegnere la frontale. Eccoci in vetta, sono le 9 e 20 di sera, è la terza volta per me che sono su questa montagna nel giro di due mesi. Guardo il cielo stellato, un’altra stella cadente.
Vorrei quasi stendermi sulla neve a guardarle e contarle, nel freddo cielo invernale, milioni, miliardi di stelle, di pensieri, che stanno lassù, ed ogni tanto qualcuno si spegne, voglio pensare che sono sogni, alcuni si realizzano, altri si spengono con una fiammata tornando sulla Terra.
Rimaniano in cima una quarantina di minuti, ammirando la pianura illuminata, il chiarore che accarezza le nostre montagne, le nubi lontane a sud luminosissime, le stelle, l’aria frizzantina dei –5° che ci fa assaporare con piacere il the caldo.
Poi è ora di scendere. Alle 22 , ci prepariamo e giù. La neve è stupenda, farinosa, leggera, e sciare su questi pendii in gran parte ancora intonsi, tracciare serpentine con la neve polverosa che si solleva al chiaro di luna, e con la pianura illuminata ai nostri piedi è una cosa che non si vive tutti i giorni.
Scendiamo abbastanza silenziosi, godendoci il momento e la solitudine. Raggiungiamo presto la stradina, la parte bella è finita, ma ce la ricorderemo per sempre. Il resto della discesa è prima un po’ noioso, poi acrobatico, derapando sui muri di neve a lato strada per non raschiare gli sci sull’asfalto.
Alle 22.40 siamo all’auto. Scendiamo verso Cuorgnè, dove birra e toast ci aspettano (non ho cenato, è stata una giornata concitata sin dal mattino..)
Quando la barista capisce dove siamo stati, ci dice in canavesano stretto “vui èt sè nin a post…” … probabilmente ha ragione, ma sciare nella polvere, al chiaro di luna, con la pianura illuminata ai tuoi piedi non ha prezzo.
Poche foto, la maggior parte delle immagini e dei momenti che ho e abbiamo vissuto sono bene impressi nella mia mente, sicuramente più “calda” e viva di una asettica SD card.
E’ l’una di notte quando sono nel letto al caldo. Il gatto mi si accoccola a fianco sulla coperta, fa le fusa. Spengo la luce e chiudo gli occhi. Una luce argentata, un chiarore filtra dalle finestre. E’ la luce lunare riflessa dal bianco della neve che ammanta i prati attorno a casa.
Per un attimo penso se quel che ho vissuto questa sera fa l’ho sognato… poi realizzo che no, non ho sognato. Quattro ore fa ero davvero lassù, a Cima Mares, a sciare al chiaro di questa stessa luna che illumina ora la mia stanza. Siamo dei pazzi forse, ma ancora una volta abbiamo vissuto qualcosa di speciale, e solo chi appartiene al nostro mondo, e lo apprezza, sa cosa vuol dire.
Chiudo nuovamente gli occhi, mille pensieri, di montagne, momenti, sciate, persone, emozioni presenti, passate e future mi avvolgono, e mi trasportano presto in un sonno profondo.
Buonanotte.
bellissima
RispondiEliminafantastico!!!
RispondiEliminauna notturna in montagna prima o poi la devo fare... dev'essere una esperienza magnifica sotto ogni aspetto
susy
eh si susy, è un'esperienza unica. da fare, e non solo una volta nella vita, ma più e più volte.. infatti anche il prossimo plenilunio non mi scapperà..
RispondiEliminasi un po' pazzi lo siamo, ma la vita e' bella e troppo corta e bisogna viverla intensamente
RispondiEliminasempre così... se vai a fare una notturna e dopo incontri qualcuno, ti prende per pazzo.
RispondiEliminauna volta i carabinieri ci hanno tenuti per più di mezz'ora in piazza a paesana, dove stavamo per tornare ciascuno alle rispettive auto per rientrare a casa.
cosa potevano aver fatto quelli lì con zaini e scarponi, a mezzanotte? probabilmente ci hanno scambiato per terroristi ;-)
ih ih per fortuna i carabinieri non li abbiam trovati..se no vagli a spiegare!!
RispondiEliminaERA UN CASINO SPIEGARGLI DOVE ERAVAMO ANDATI , AL MAX GLI FACEVAMO VEDERE LE NOSTRE FIRME SUL PENDIO DI CIMA MARES
RispondiEliminaPenso che queste esperienze non abbiano prezzo...sed io solo in vostra compagnia posso ancora sognare!
RispondiEliminaForza ragazzi, ogni tanto bisogna essere un pò pazzi!
Fer/
Ciao. Cercavo Mares ed ho trovato te! :)
RispondiEliminaPremetto che non sono una camminatrice folle e che le mie ciaspole non contano ore di usura! Detto ciò, dopo una splendida escursione in diurna al pianore delle masche di Levone, ci tornerò in notturna questa domenica 21 marzo. E' andata buca domenica 28 febbraio...luna piena ma cielo coperto!
E' mia intenzione visionare tutti i pianori delle masche del Canavese e dintorni...Tolto Mares, ne conosco solo tre di cui solo uno, al momento, è quello che ho potuto fotografare. Sai darmi delle indicazioni?
Grazie.
Mara
RispondiEliminaciao :)
sai che non saprei.. come mete notturne ne posso consigliare, ma per trovare le masche.. boh :P
:) mi auguro di non incontrarne! Vado cercando unicamente i loro pianori per farne una mappatura.
RispondiEliminaMara
RispondiEliminama no, al massimo trovi un selvaggio come me :D