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mercoledì 29 maggio 2013

trentacinque

"Dove fiorisce il rosmarino c'e' una fontana scura
dove cammina il mio destino c'e' un filo di paura
qual'è la direzione nessuno me lo imparò
qual'è il mio vero nome ancora non lo so"

Ed eccomi a 35 anni, nel "mezzo del cammin di nostra vita" di Dante. E le parole di Faber che ho citato riassumono bene, forse, i miei 35 anni.
In una così lunga fetta di vita, di cose ne accadono molte, belle o brutte, molte persone passano, molte rimangono, alcune sono solo delle meteore, di quasi tutte serbi un ricordo. Così come di molti giorni ricordi qualcosa, che fossero a scuola, a casa nell'infanzia, in montagna, sul lavoro...

Una vita è fatta di centinaia di migliaia di episodi, di milioni di secondi e di minuti, dei quali, alla fine, solo di alcuni riesci a mantenere un ricordo.

Quando ci si guarda indietro spesso si rischia di cadere nei rimpianti di ciò che si poteva fare e non si è fatto, è umanamente normale che sia così. Ma allo stesso modo è facile vedere, nella strade o nelle strade percorse, qualcosa di buono.

Magari non la strada giusta, ma comunque una buona strada.

Negli ultimi tre anni, ma soprattutto negli ultimi due, molto è cambiato nella mia vita. Anche solo due anni fa non sapevo che cosa avrei fatto a 35 anni.... ho fatto delle scelte difficili, forse coraggiose.

"Abbandonare" un lavoro che facevo da dieci anni per fare altro, un po' per necessità, un po' per desiderio di "scappare" (come in Mediterraneo di G. Salvatores) da un mondo che non sentivo più mio. E' stata una decisione difficile, forse coraggiosa, che ha avuto un percorso ed un seguito a tratti travagliato.

E ora che, dopo averla frequentata per "svago" per molti e molti anni, in montagna ci sono finito a lavorare, non ho rimpianti di ciò che ho "abbandonato".

Ho scelto un'altra strada. So di avere al mio fianco una donna che mi ama, una famiglia che mi appoggia, gli amici che fanno il tifo per me.

Non tornerò indietro su strade che ho abbandonato. Magari ne prenderò altre, che porteranno in altre direzioni, chi lo sa. 35 anni sono alle spalle, spero di averne ancora davanti altrettanti, anche se i tempi in cui viviamo non sono dei migliori. Ma l'importante è cercare sempre di ritagliarsi il proprio angolino di mondo.

E di continuare il proprio percorso di vita, cercando di dare il massimo, sia per sè stessi, che per le persone che ci stanno vicino.

"dove cammina il mio destino c'e' un filo di paura" è normale che sia così. Non saremmo degli esseri viventi senza il senso della paura. Sarei un bugiardo se dicessi che non ho avuto paura nel fare le scelte degli ultimi anni.

Quel filo di paura forse ci sarà sempre, cammina pari passo al coraggio che mi manda avanti sulla "Strada" che ora sto percorrendo.

Dove porterà? Non posso dirlo ora, "qual è la direzione nessuno me lo imparò". Ma so che proseguirò ancora per un po' tempo su questa, e se la cambierò, l'importante è continuare a tenere per mano chi mi ha accompagnato finora.

E mentre camminerò, ogni tanto lancerò uno sguardo ed un pensiero al Cielo, sapendo che tra le stelle c'è un padre che non perde mai d'occhio suo figlio.

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