Eccomi qua. Grande week-end di alpinismo a quota 4000, con la salita della Roccia Nera 4075 e del Gemello del Breithorn orientale
Siamo solo in due, il parcheggio di s. jacques è pieno, e ci tocca lasciare l’auto più in basso del paese.. Ci incamminiamo alle 11.10, il sole è micidiale, ma l’aria bella fresca. La salita è bella, nel bosco dai colori e dagli odori estivi che io adoro, mi fanno tornare in mente la mia “anima escursionistica”. Arriviamo allo splendido Pian di Verra, vasto altopiano a quota 2000-
Pausa pranzo con vista lago, poi ricominciamo a salire, ed io a soffrire.. mi son caricato la corda, e non so, sarà perché son fermo da tre settimane, ma soffro tantissimo… Si scende un po, stradina, poi si comincia a risalire per riportarsi sul filo della spettacolare morena laterale del grande ghiacciaio di Verra… è impressionante quanto si è arretrato il ghiacciaio da inizio secolo, saranno quasi 2 km… credo che alla fine dell’ottocento arrivasse fino al lago Blu…
La salita è faticosa ed eterna, anche perché ho finito l’acqua e non c’è il minimo ruscelletto (sul filo di una morena in effetti è difficile…). Gli ultimi
Se dovessi salire ancora al Guide d’Ayas darei forfait… ma ho deciso già in settimana di dormire al Mezzalana, rifugetto old-style, da neanche 40 posti, accogliente, spartano, lontano dal solito cliché rifugio-albergo.
Prima cosa mi disseto, poi via gli scarponacci, e mi posso rilassare.. arriva anche l’amico Aldo, quindi relax per il resto del pomeriggio. La giornata è fantastica, il panorama sui vicinissimi ghiacciai è spettacolare. Cena, poi ancora relax per digerire, quindi a dormire sotto una stellata incredibile. La notte la passo benissimo, anche perché nel rifugio ci son solo 12 persone noi compresi, e quando è così si dorme alla grande.
Ore 4.40 la sveglia, ci si alza, colazione, e pronti a partire alla luce delle frontali. Salire al guide d’Ayas è assai faticoso, soliti sfasciumi, poi sentiero attrezzato, e siamo al rifugio giusto per vedere l’alba sulla Vallèe. Ci mettiamo i ramponi e ci incamminiamo sul ghiacciaio, e ci leghiamo praticamente subito, visto che fatti neanche
Lo risaliamo, la neve è dura e si procede agevolmente. Peccato che a circa
Ovviamente l’imprevisto mi ha spezzato il ritmo, e quindi da qui in su faticherò parecchio, il fiato è un po pesante, e trovo piuttosto lunghi gli ultimi
Sono sul mio 18° quattromila…Il panorama è splendido, ma prima di godermelo ho bisogno di sedermi un attimino a riprendere fiato… basta poco e mi gusto lo spettacolo… a parte la val d’ayas sotto di noi, ma tutto il Rosa, dalla Nordend al Castore, e poi i 4000 di Saas fee, il Weisshorn, Bianco, Gran Paradiso, le montagne delle mie valli di Lanzo, e lontana lontana
Rimaniamo in vetta 15-20 minuti, poi scendiamo e decidiamo ovviamente di andare verso il Gemello del Breithorn Orientale. Il percorso di cresta è spettacolare e suggestivo, ci sono delle cornici impressionanti protese a nord, sul versante svizzero, ma la traccia passa a debita distanza, anche se bisogna stare molto all’occhio perché notiamo diverse crepe a poca distanza dalla traccia… meglio stare ancora più a sud! Scendiamo alla depressione a circa
Che meraviglia.. ci siamo solo noi in vetta, mentre su Castore e Polluce c’è la folla, e sul Breithorn Occidentale c’è una fila ininterrotta di persone…
E noi lì, solo in due, a
Foto di rito, poi è meglio scendere… la discesa sarà molto lunga! Scendiamo con attenzione la parte finale, quindi la cresta che vediamo per intero nella sua impressionante spettacolarità… questo è il bello e la suggestione dell’alta quota, del regno dei ghiacci, della neve, del cielo…
Sempre con le dovute attenzioni ripercorriamo a ritroso l’andata, quindi giù per il ripido pendio del Roccia Nera. C’è una buona traccia e la neve tiene ancora, penso a quanto vorrei avere gli sci per lanciarmi giù di qui… 40° lisci come un biliardo… mmmmm!
Mi tengo buono e mi concentro, perché è meglio non scivolare qui.. siamo di nuovo al bivacco Rossi-Volante, quindi scese le boccette ci aspetta la devastante risalita, da
Finalmente poi è tutta discesa… la stanchezza accumulata si comincia a far sentire, sono le 12.30, il sole picchia e non da tregua. Arriviamo finalmente al guide d’Ayas e possiamo toglierci un po di roba di dosso..
Arrivo al rifugio abbastanza stanco, il mio primo desiderio è pantaloncini, ciabatte e birra….
Mangio qualcosa, poi ci incamminiamo, sotto il peso di uno zaino immane (saranno almeno
Mi accompagna solo il rumore dei torrenti, su entrambi i lati, e il tintinnio dei moschettoni, sotto il sole cocente e gli odori dei pascoli d’alta montagna. Spettacolo. Mi fermo anche 5 minuti un po per riposare le spalle, un po’ per gustarmi questo silenzioso panorama. Poi riparto, e verso i
Ecco il bosco, ecco Fiery, gli odori dei larici accentuati dal caldo sole e dalla luce del tardo pomeriggio, ci siamo quasi, siamo stanchissimi quando arriviamo a S.Jacques e il tratto su asfalto finale ci da il colpo di grazia… oltre
Ci cambiamo, e quindi irrinunciabile sosta birra-panino-caffè, poi via verso casa… dove arriveremo cotti e stracotti, ma soddisfatti per queste due giornate splendide in alta quota.
Ma fare un 4000 senza utilizzare impianti, e contando solo sulle proprie forze ha sempre un sapore particolare… fatica sì, tanta, tantissima, ma la soddisfazione è sempre grande, ed il fatto di aver trovato praticamente nessuno su entrambe le punte da a questa avventura un ulteriore tocco in più..
E oggi pomeriggio, per defatigare, giretto in bici di 53 km.. e 800 m di dislivello... ora potete chiamarmi gambadilegno
le foto qui..
http://www.roby4061.it/photobook/roccianera.htm
voto la foto più bella quella "sul ghiaccio verra"...ma anche la coccinella non è male...e porta fortuna!! un mare di fortuna per te roby!! ^___^
RispondiEliminaGrazie Roby di essere passato....pensa che mi avevano mandato il tuo link da aggiungere ...si erano sbagliati...pero' mi e' piaciuto molto leggere del tuo entusiasmo per la montagna, mi ci hai portato un po' anche a me...
RispondiEliminap.s ..in quanto al tuo commento il coraggio va' trovato per forza...sai e' solo che dopo 3 anni cosi' sei stanca..ma non mi arrendo mai...un bacio
Anche i piedini di Roby!!!
RispondiEliminaE 19! Bravo Roberto. Belle le foto, come sempre. (Max)
RispondiEliminae così capisco meglio quel che tu fai! macchè interrail...alpinismo!!! molto molto affascinante! la montagna poi... penso che non reggerei la fatica.. pensare che solo salendo a più di 2000 metri con il trenino rosso della Svizzera tra la montagne innevate ed i laghi ghiacciati, mi sono sentita così "sballottata"... ma sono rimasta impressionata ed estasiata dai paesaggi che ho visto... che come al solito, mi sono sembrati molto familiari! :-) abbracci!
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