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mercoledì 10 gennaio 2007

Ustica, ultimo atto.

da corriere.it



Citazione:







Cassazione: Ustica, nessun colpevole
Ultimo atto dell'inchiesta sull'aereo precipitato il 27 giugno del 1980 causando 81 morti. Nessun processo per il risarcimento per le vittime, assolti i generali coinvolti nell'indagine


ma che schifo di paese (volutamente con la minuscola) è questo?


non riesco nemmeno a commentare.

non ci riesco.

10 commenti:

  1. 1. il corriere nel titolo non è preciso: la sentenza non riguarda il processo per la strage, per la quale da tempo non è sotto processo nessuno, ma il presunto occultamento di informazioni relative alla strage; nessuna novità, quindi, sul fatto che la strage sia impunita (sarebbe rimasta tale, purtroppo, anche in caso di sentenze diversa);

    2. sei così sicuro che invece i due fossero colpevoli? che informazioni hai a riguardo?

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  2. Come ho già scritto sul mio blog, a questo punto l'unica attendibile rimane la "pista Gremlins".

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  3. non mi riferisco alla presunta colpevolezza di questi due generali.


    quello che mi fa schifo è che in questo paese questa come tante altre stragi non hanno dei colpevoli. i parenti delle vittime non hanno avuto nessun risarcimento. non c'è stata nessuna giustizia. questo mi fa schifo. mi fa schifo che la verità non viene fuori. e non è mai venuta fuori in trent'anni, per questa e altre stragi. QUESTO mi fa schifo.

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  4. Bhe perchè credi che al Vajont sia andata meglio?



    Ti consiglio il libro di Tina Merlin "Sulla pelle viva" (se guardi in "Letteratura" sul mio forum di là trovi la recensione). E se non l'hai visto guardati pure lo spettacolo di Paolini, fra l'altro ne ha fatto pure uno su Ustica che devo ancora vedere.


    .. e per non parlare del Cermis .. :(


    Misty

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  5. già cara misty.... il vajont è un esempio lampante di come vanno le cose. lo spettacolo di Paolini lo vidi in diretta TV la prima volta che venne trasmesso. indimenticabile.

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  6. Purtroppo (ma lo sapevo già) vedo che i cattivi maestri fanno proseliti: Paolini nel suo spettacolo sul Vajont riferisce, con notevole effetto teatrale, una gran serie di inesattezze, che se riconosciute ne smontano la tesi. Purtroppo però la tesi piace (e fa comodo ad alcuni), lo stile espressivo è accattivante, e diventa opinione comune.

    u.a.2

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  7. e quali sarebbero le inesattezze sul vajont?


    ho letto diversi libri per trarre delle conclusioni.


    era una tragedia che si poteva evitare. questa è una verità indiscutibile.

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  8. E passato un po' di tempo da quando l'ho visto.

    La più grossa che ricordo è quella sul "movente": secondo Paolini c'era fretta di riempire la diga al massimo, trascurando quindi la sicurezza, perché era imminente la nazionalizzazione della SADE e quindi con la diga pienamente funzionante la SADE avrebbe avuto più valore.

    Già, peccato che il prezzo dell'acquisto della SADE era stato stabilito in base al valore delle azioni di molti mesi prima, quindi che la diga funzionasse al 100% o meno non avrebbe avuto nessun effetto sulla vendita (che poi se compri una società, ne compri le azioni, mica fai valutazioni sul patrimonio). Quindi già il "movente" di Paolini è una BALLA.

    Da un punto di vista tecnico, oggi, a posteriori e con le conoscenze di 40 anni dopo, sappiamo spiegare cosa è successo. Allora, non sono così sicuro che fosse prevedibile.

    Ad esempio, negli ultimi giorni, quando fu chiaro che le previsioni più pessimiste si stavano realizzando e la frana stava per cadere, il livello del lago fu fatto calare rapidissimamente al livello valutato non pericoloso dallo studio dell'Università di Padova fatto anni prima (e che secondo Paolini sarebbe invece stato tenuto nascosto in qualche cassetto), per evitare onde verso Longarone, e contemporaneamente si evacuarono le frazioni basse di Erto, proprio a tutela della popolazione. A parte che con le conoscenze geotecniche di oggi sappiamo che proprio quel repentino abbassamento fu l'evento scatenante, perchè così mancò il sostegno a piede della frana dato dalla spinta idrostatica, senza che il terreno di frana avesse il tempo di asciugarsi e quindi alleggerirsi (con le conoscenze di allora non lo si sarebbe potuto dire), ma poi la frana risultò molto molto più grande di quella mai prevista dai geologi più pessimisti, e pertanto il livello previsto dall'Università di Padova non fu sufficientemente basso da impedire che l'onda superasse la diga.

    Poi in generale, tutta quell'aria di cattivoni capitalisti che sembra quasi facciano apposta a far morire la gente (per guadagnarci poi cosa non si sa: chi mai avrebbe avuto interesse ad avere una frana e quindi un impianto non funzionante?) è insopportabilmente demagogica. A sentire Paolini sembra che ci fossero dei cattivoni tutti d'accordo per tacere alla popolazione di un pericolo di cui invece erano consapevoli, invece c'erano persone, tecnici, messi di fronte a studi geologici più allarmisti e ad altri più confortanti (e solo a posteriori è facile dire quali avessero ragione), operai, abitanti, persone come me e te, che lavoravano e vivevano e facevano il loro lavoro quotidiano, comprese le legittime pressioni "dall'alto" per sapere CON RESPOSABILITA' che fine facesse un investimento iniziato trent'anni prima e che serviva ad alimentare il lavoro e la vita del Veneto e dei veneti.

    u.a.2

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  9. apprezzo l'intervento u.a.2. se le discussioni e i confronti avvengono civilmente come in questo caso, mi fa piacere discutere e analizzare i fatti senza lasciarsi abbandonare in attacchi gratuiti come già successo su questo blog.


    restail fatto che lezioni come quella del vajont, cioè sulla progettazione nel rispetto del territorio, non lo abbiamo imparato e continuiamo a non impararlo. basta analizzare i danni provocati dall'ultima alluvione nel piemonte e valle d'aosta (ottobre 2000) per vedere cosa è successo dove è stato costruito e non si doveva costruire. quello è stata un'alluvione colossale questo è certo, ma credo passerà molto, molto tempo prima che in questo paese si impari a rispettare unterritorio, geomorfologicamente molto fragile ed instabile come è quello italico.

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  10. "invece c'erano persone, tecnici, messi di fronte a studi geologici più allarmisti e ad altri più confortanti "


    Si ok... e nel dubbio scegli quelli più confortanti? Va bhè che l'ottimismo è il pane della vita ma..


    Misty

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