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domenica 22 agosto 2010

Nostalgia Balkanika


Ed eccomi tornato, dopo 3500 km per le strade dell'est. Molto ho visto e molto ho da raccontare di questo viaggio. Dalla diga del Vajont e dai paesi ancora feriti da quella tragedia, Erto, Casso e Longarone, al sacrario militare di Redipuglia, monito e simbolo di quell'assurdo macello che fu la Prima Guerra Mondiale.

Dalla Croazia interna, coi suoi paesaggi brulli e i suoi villaggi, alla Bosnia-Herzegovina, con la perla di Mostar ed il suo ricostruito Ponte Vecchio e la città di Sarajevo, dove sono ancora evidenti i segni di quel massacro che furono le laceranti guerre degli anni 90, che portarono alla sanguinosa dissoluzione della Jugoslavia.

Dal paesaggio rurale della Republika Srpska, cioè "l'enclave" serba di Bosnia, alla città di Dubrovnik, la perla del Mediterraneo. Dal grigio calcare del Parco di Paklenica, al brullo terreno dell'isola di Pag, alla moderna Zadar.

Ne ho viste di cose in questi 3500 km, ma credo che il ricordo più bello di questo viaggio resterà legato all'ospitalità ed alla gentilezza dei Bosniaci, al profumo dei bazar di Sarajevo, al miscuglio di culture e religioni di questa città che ha sofferto il più duro e lungo assedio della storia moderna, nel 1992-1995.

Ancora oggi, in città e nei dintorni, sono visibili i segni di un'assurda mattanza che ha segnato la mia adolescenza, un terribile inferno nel cuore di un'Europa impotente. Ma la bella sensazione che mi è rimasta di Sarajevo è quella di una città in rinascita, sta tornando a vivere dopo l'oblio, rinasce dalle proprie ceneri come l'Araba Fenice.

Su queste pagine, mano mano, racconterò questo viaggio nell'est per parole e foto.




Lungo la via di accesso principale a Sarajevo arrivando da Mostar, la Zmaja Od Bosna, ai tempi della guerra tristemente conosciuta come il "Viale dei Cecchini", un palazzo che reca ancora i segni dei proiettili.

5 commenti:

  1. "Sentito" che roba Erto??? A camminare in quelle vie ti vengono i brividi...


    Misty

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  2. Benritornato, aspettiamo relazioni e news...
    Gp

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  3. @ Misty, certo, si "sente" ancora ciò che successe quella sera maledetta in quella valle.

    Ma ti assicuro che i brividi li ho sentiti maggiormente tra le vie di Mostar e Sarajevo...

    @ Gp, grazie, man mano che metto giù relazioni e foto, li posto qua sopra.

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  4. ciao

    non ho ancora la mente abbastanza fredda per raccontare di sarajevo e della bosnia
    abbiamo fatto più o meno lo stesso giro.
    io son partita da udine, poi zagreb. poi sarajevo, mostar, dubrovnick e zara poi casa. tutto per stradinette
    la bosnia mi ha stregata

    sarajevo soprattutto, e tanto anche la parte serba mostar molto meno.


    a presto "compagno di viaggio"
    piemonte dove?

    :)

    dd.


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  5. :) noi fin quasi a Metkovic via di autostrada.. opera colossale, tra l'altro..per statali ci siamo fatti da Vrgorac a Mostar, Sarajevo e poi giù per la Republika Srpska fino a ripassare il confine ed approdare a Dubrovnik..

    Se eri a Sarajevo in quei giorni magari ci si è pure visti, non erano molti gli italiani in giro (per fortuna, aggiungo io..)

    concordo sulla Bosnia e su Sarajevo, hanno "stregato" anche me :)

    ciao "compagna di viaggio" :)

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